Domande frequenti
Il percorso di studi
Per l’accesso alla laurea Magistrale in Fisica, la procedura varia a seconda della laurea Triennale che si è conseguita, dell’Università in cui la si è conseguita e della votazione di laurea.
Tutti i laureati triennali in Fisica interessati a proseguire con il medesimo percorso di studi occorre l'iscrizione al colloquio di ammissione alla laurea Magistrale.
I laureati in una disciplina diversa dalla Fisica devono prima di tutto accertare il possesso dei requisiti di accesso al colloquio di ammissione, ovvero almeno 70 CFU di insegnamenti di Fisica (o assimilabili) e almeno 20 CFU di insegnamenti di Matematica. Solo se risultano in possesso di tali requisiti, i laureati possono accedere al colloquio di ammissione alla laurea Magistrale in Fisica.
In caso di mancato possesso di tali requisiti, i laureati dovranno sostenere gli esami necessari ad ottenere i crediti in Fisica e/o Matematica mancanti. Acquisiti questi crediti, potranno accedere alla laurea Magistrale in Fisica.
Tutte le informazioni sull’ammissione alla laurea Magistrale in Fisica sono disponibili alla pagina:
Consulta la sezione dedicata.
Certamente. I programmi di scambio Erasmus per studio sono attivati come in altri Corsi di laurea. Particolarmente interessanti sono anche i programmi Erasmus Traineeship per ricerca, che permettono di trascorrere da 2 a 6 mesi in laboratori e centri di ricerca europei e guadagnare contestualmente 6 CFU di tirocini curriculari.
Dopo la laurea
Il Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino ha molte linee di ricerca attive, tutte nell’ambito di collaborazioni internazionali che coinvolgono Università, centri di ricerca e laboratori esteri.
Diventare ricercatore in Fisica è una possibilità concreta, anche se richiede un percorso di formazione piuttosto lungo ed articolato. Dopo la laurea Magistrale, è necessario conseguire un Dottorato di Ricerca in Fisica, un percorso di formazione di terzo livello che ha durata di tre o quattro anni, a seconda delle nazioni. L’accesso al dottorato avviene tramite concorso. Durante il percorso del dottorato lo studente sviluppa un progetto di ricerca in modo indipendente, ma sotto la supervisione di un docente; percepisce una borsa di studio ministeriale, o elargita da enti di ricerca, che gli permette di essere economicamente indipendente.
Dopo il conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca, il fisico può concorrere per posti da ricercatore post-dottorato presso università o enti di ricerca italiani o esteri. Queste esperienze si protraggono per alcuni anni, nell’arco dei quali il ricercatore lavora tipicamente presso diversi istituti e in diversi gruppi di ricerca, raggiungendo la sua completa indipendenza scientifica. Può quindi concorrere per posti da ricercatore o da docente a tempo indeterminato presso università o enti di ricerca, italiani o esteri. Tipicamente, oggi il lasso di tempo che intercorre tra il conseguimento del dottorato di ricerca e l’ottenimento di un posto a tempo indeterminato varia dai 5 ai 10 anni, a seconda delle nazioni.
In Italia, indicativamente, degli studenti immatricolati in un dato anno accademico, diventano ricercatori o docenti, presso Atenei o Centri di Ricerca italiani o esteri, il 3-4% circa.
Degli studenti che riescono a superare le selezioni per iscriversi ad un dottorato di ricerca, diventano ricercatori o docenti, presso Atenei o Centri di Ricerca italiani o esteri, il 30-50% circa.
Tutti gli altri svolgono la loro professione di fisico in svariati settori della società e dell’economia quali, ad esempio, l’istruzione, la sanità, la finanza, la divulgazione scientifica, la protezione ambientale, l’elettronica, le telecomunicazioni, la meccanica, le biotecnologie, ecc.
Si consideri che in molti enti privati o aziende che operano nei settori sopraindicati esistono divisioni di ricerca e sviluppo nelle quali i fisici operano come ricercatori. In tale ambito, è ampiamente apprezzata la preparazione dei fisici in termini di conoscenze matematiche, fisiche, metrologiche e di rigore metodologico, che rappresentano gli obiettivi formativi del corso di laurea in Fisica.
Il corso di studi in Fisica è certamente il più indicato. E’ l’ unico che garantisca una solida preparazione in meccanica quantistica.
E’ vero che per molte applicazioni della meccanica quantistica alla computazione sono necessarie solo le conoscenze di base della teoria, ma è chiaro che un fisico ha una marcia in più. I bit quantistici (quantum bits o “qubits”) vengono codificati usando svariati supporti fisici, quali ad esempio fotoni polarizzati, elettroni, microcorrenti in superconduttori, trappole a ioni, ecc., e lo studio sia teorico che sperimentale di questi supporti e delle loro interazioni è un naturale “terreno di gioco” per un laureato in fisica. Rimane comunque molto importante l’apporto di informatici, matematici, tecnici dei materiali, ingegneri.
Segnaliamo che l’offerta formativa del Dipartimento di Fisica include, oltre alla laurea Magistrale in Fisica, anche la laurea Magistrale in Sistemi Complessi. In seno a questo corso di studi, viene offerto un corso di “Computazione quantistica”.
Va prima di tutto precisato che gli studi magistrali in Fisica portano al conseguimento di una laurea Magistrale in Fisica. Il titolo di studio è quindi generico, anche se il curriculum studiorum è specialistico.
Dal punto di vista delle opportunità professionali al di fuori del campo dell’accademia, non vi sono dunque preclusioni per laureati magistrali in Fisica che abbiano seguito l’indirizzo astrofisico.
Per i laureati magistrali in Fisica che intendono proseguire sulla strada della ricerca in Astrofisica, il percorso tipico prevede prima di tutto un Dottorato di Ricerca in Astrofisica, della durata di 3 anni in Italia e di 3 o 4 anni all’estero (a seconda delle nazioni): durante il dottorato il giovane ricercatore segue un percorso di formazione di terzo livello e contemporaneamente sviluppa un suo progetto di ricerca; è inoltre supportato da una borsa di studio elargita dal ministero o da un ente di ricerca, grazie alla quale è economicamente indipendente. L’accesso al dottorato avviene tramite concorso.
Al conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca, fanno seguito alcuni anni di esperienza come ricercatore post-dottorato presso gruppi di ricerca che operano presso università, enti di ricerca o agenzie spaziali in Italia o all’estero. In Italia, la ricerca in astrofisica si svolge presso:
- i Dipartimenti di Fisica o di Astronomia universitari;
- INAF, che è l’Istituto Nazionale di Astrofisica, le cui sedi sono gli Osservatori Astrofisici dislocati sul territorio nazionale;
- INFN, che è l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare;
- ASI, che è l’Agenzia Spaziale Italiana.
Dopo alcuni anni di ricerca in questi istituti come ricercatore a tempo determinato, il ricercatore può partecipare a concorsi e selezioni in Italia o all’estero per aggiudicarsi un posto da ricercatore (o da professore, se opta per l’ambito accademico) a tempo indeterminato.
I laureati triennali o magistrali in Matematica che desiderino specializzarsi in Astrofisica possono iscriversi alla laurea Magistrale in Fisica, scegliendo il curriculum in Astrofisica. A tal fine, devono verificare il possesso dei requisiti di accesso alla laurea Magistrale in Fisica.
I laureati in Matematica posseggono infatti i requisiti di accesso al colloquio di ammissione alla laurea Magistrale in Fisica solo per quanto riguarda la Matematica (20 CFU di insegnamenti di Matematica).
Devono però verificare il possesso dei 70 CFU di insegnamenti di Fisica (o affini), prima di iscriversi al colloquio. In caso di mancato possesso dei CFU di Fisica, le lacune vanno colmate con il superamento di un certo numero di esami del corso di laurea Triennale in Fisica. Tipicamente, viene richiesto il superamento degli esami di “Meccanica Quantistica I”, “Introduzione alla Fisica Nucleare e Subnucleare con Laboratorio” e “Struttura della Materia con Laboratorio”. A tal fine, si rende necessaria l’iscrizione ai singoli corsi sopraelencati della laurea Triennale in Fisica.
Sì. Sia per le scuole secondarie di primo livello (medie) che per le scuole secondarie di secondo livello (superiori), la laurea Magistrale in Fisica dà accesso alle classi di concorso riportate nel seguente elenco:
A-20 (Fisica), A-26 (Matematica), A-27 (Matematica e Fisica), A-28 (Matematica e Scienze), A33 (Scienze e tecnologie aeronautiche), A40 (Scienze e tecnologie elettriche ed elettroniche), A41 (Scienze e tecnologie informatiche), A43 (Scienze e tecnologie nautiche) e A47 (Scienze matematiche applicate).
Tale elenco è anche reperibile sul sito del MIUR e su altri siti web dedicati all’insegnamento.
L’accesso ai concorsi per l’insegnamento nelle classi sopraelencate è però subordinato al conseguimento di 24 CFU in ambito antropo-psico-pedagogico e di metodologie e tecnologie didattiche. Per gli Atenei piemontesi il Centro Interateneo CIFIS si occupa del percorso formativo per conseguire questi CFU.
Se si desidera inserirsi nel mondo dell’insegnamento, è possibile ottenere questi 24 CFU durante il percorso della laurea Magistrale. Ai fini del conseguimento dei crediti, si può seguire uno tra i corsi “Storia della Fisica” e “Metodologie e tecnologie didattiche in Fisica”, offerti agli studenti della laurea Magistrale in Fisica. Alternativamente, i 24 CFU possono essere conseguiti successivamente al conseguimento della laurea Magistrale. Ulteriori informazioni
Le classi di concorso sopra indicate sono caratterizzate da graduatorie che scorrono con velocità maggiore rispetto a quelle di altre classi di concorso, a causa del fatto che il numero di laureati in Fisica e Matematica è minore che in altre discipline.
- classe A-27 - Matematica e Fisica
- classe A-20 - Fisica
- classe A-28 – Matematica e scienze (*) – Secondaria I grado
(*) Per la classe A28 è necessario aver acquisito, durante tutto il percorso LT+LM (o successivamente alla laurea come corsi singoli), 6 CFU di Bio (meglio usare i settori Bio 02, Bio 05, Bio 07, Bio10) e 6 CFU di GEO (meglio usare i settori Geo 01, Geo 04). Per evitare pre-requisiti troppo pesanti è meglio scegliere i corsi nella relativa LT.
Per la classe A-26 Matematica il laureato in Fisica non ha i necessari CFU in settori matematici: pur avendo obbligatoriamente 30 CFU durante il percorso LT, ne mancano 50, non recuperabili semplicemente attraverso la scelta di qualche corso di ambito matematico durante il percorso di laurea. Se si vuole concorrere nella A-26, occorre pensare ad iscriversi ad una LM in Matematica.
Per il piano carriera LM in Fisica - ambito Generale, la condizione fondamentale è non essere, neppure nella triennale, concentrati su un'unica disciplina fisica. Conviene invece inserire corsi che diano una inquadratura generale su alcuni settori, senza dover poi ricorrere ai corsi offerti in quegli ambiti nella LM: essi sono infatti spesso molto specializzati, poiché finalizzati alla ricerca.
Ad esempio, sarebbe utile mettere il corso di Elettronica, un corso di base di Fis05 (tipo Elementi di Astrofisica), oppure uno di informatica (Tecniche di calcolo per la Fisica). Poi sono anche interessanti, per la formazione più ampia per un fisico, i corsi di Fisica dei Fluidi e Fisica della Materia Vivente.
I corsi di ambito teorico (Fis02) saranno già presenti nella LM per l’ambito Generale, quindi non conviene inserirne in più durante la LT.
Non è il caso di scegliere esami aggiuntivi di matematica, potendo inserire eventualmente nella LM qualche corso del curriculum didattico di Matematica.
Così pure non conviene inserire i corsi di Fisica del Clima (FIS06) e di Introduzione alla Storia della Fisica (FIS08), poiché questi argomenti possono essere acquisiti nella LM attraverso corsi che possono tranquillamente essere frequentati senza pre-requisiti ottenuti nel corso della LT.
Si, la carriera della laurea Magistrale e quella del percorso CIFIS sono carriere parallele.
Inoltre lo studente, iscrivendosi al CIFIS quando è ancora iscritto a un CdS, ha diritto all'esonero totale delle tasse.
Il sistema dei 24 CFU verrà superato dal nuovo sistema dei 60 CFU per maggiori informazioni si rimanda al sito del CIFIS
Il C.d.S. di Fisica ha attivato due corsi etichettati “24 CFU”, riconoscibili ai fini del percorso CIFIS. Sono i corsi di Storia della Fisica e Metodologie e Tecnologie Didattiche in Fisica.
Questi corsi sono riconoscibili: questo implica che lo studente deve aver sostenuto l’esame prima di iscriversi al CIFIS. L’iscrizione è al percorso CIFIS “con riconoscimento crediti”.
Il sistema dei 24 CFU verrà superato dal nuovo sistema dei 60 CFU per maggiori informazioni si rimanda al sito del CIFIS
Per ulteriori domande sul corso di studio scrivi a fisica-redazione@unito.it
The course of study
Access to the Master Degree in Physics is subject to a preliminary interview, which can be booked online note that this is not an exam, but just a friendly meeting with some of our expert lecturers, who will offer a quick assessment of your previously acquired competences and give you suggestions about your study plans.
Interview:
Further informations available here
Measurements of physical quantities related to the general courses of the corresponding year are reproduced . The students, divided into groups and shifts, learn the use of the instrumentation and perform the measurements, then proceed to a statistical analysis of the results. To conclude their lab work, students write a report to be handed in to the lecturers at the end of the course. A relevant part of the final mark will depend on the quality of the report and of the data analysis therein.
Yes. Erasmus exchange programs are activated in the MSC course of studies as well as in the BSc. . Of particular interest are also the Erasmus Traineeship programs for research, which allow you to spend 2 to 6 months in European laboratories and research centers.
After the degree
The Department of Physics at the University of Turin has many active lines of research, all within the framework of international collaborations involving foreign universities, research centers and laboratories.
Becoming a researcher in Physics is a real possibility, although it requires a rather long and articulated training path. After the Master's degree, it is necessary to pursue a PhD in Physics, a third-level training course that lasts three or four years, depending on the country. Access to the doctorate is made through competition. During the Ph.D. course, the student develops a research project independently, but under the supervision of a faculty member; he or she receives a ministerial grant, or bestowed by research institutions, which allows him or her to be financially independent.
After receiving the Ph.D., the physicist can compete for postdoctoral research positions at Italian or foreign universities or research institutions. These experiences last for a number of years, during which time the researcher typically works at different institutes and in different research groups, achieving complete scientific independence. He or she can then compete for permanent researcher or faculty positions at universities or research institutions, whether Italian or foreign. Typically, today the time span between obtaining a PhD and obtaining a permanent position varies from 5 to 10 years, depending on the country.
In Italy, about 3 to 4 percent of the students matriculated in a given academic year become researchers or lecturers at Italian or foreign universities or research centers.
Of the students who succeed in passing the selections to enroll in a PhD program, they become researchers or lecturers, at Italian or foreign Universities or Research Centers, about 30-50%.
All others work as physicists in a variety of sectors of society and the economy, such as, for example, education, health care, finance, science popularization, environmental protection, electronics, telecommunications, mechanics, biotechnology, etc.
Consider that many private institutions or companies operating in the above fields have research and development divisions in which physicists work as researchers. In this area, the preparation of physicists in terms of mathematical, physical, metrological knowledge and methodological rigor, which are the educational objectives of the physics degree program, is widely appreciated.
The course of study in physics is certainly the most suitable. It is the only one that guarantees a solid background in quantum mechanics.
It is true that many applications of quantum mechanics to computation require only basic knowledge of the theory, but it is clear that a physicist has a substantial edge. Quantum bits are encoded using a variety of physical media, such as polarized photons, electrons, microcurrents in superconductors, ion traps, etc., and both theoretical and experimental study of these media and their interactions is a natural "playground" for a physics graduate. However, the input of computer scientists, mathematicians, materials engineers, and engineers remains very important.
We point out that the educational opportunities at the Department of Physics include, in addition to the Master's Degree in Physics, the Master's Degree in Complex Systems. Within this course of study, a course in "Quantum Computation" is offered.
Yes. For both junior high school (middle) and senior high school (high school), the Master's Degree in Physics gives access to the following teaching classes: A-20 (Physics), A-26 (Mathematics), A-27 (Mathematics and Physics), A-28 (Mathematics and Science), A33 (Aeronautical Science and Technology), A40 (Electrical and Electronic Science and Technology), A41 (Computer Science and Technology), A43 (Nautical Science and Technology), and A47 (Applied Mathematics).
This list can also be found on the MIUR website and on other websites.
Note, however, that access to teaching in the high school education system is subject to a further training (60 CFU), which is presently under review by the Ministry of Education. For the universities in Piedmont, the CIFIS Interateneo Center is in charge of the training path to achieve these CFUs: CIFIS website.